Giuliano Barbanti

Giuliano Barbanti artista

BIOGRAFIA

Giuliano Barbanti è nato a Sesto San Giovanni il 22 ottobre 1936. Attratto da sempre dalla pittura, all’età di quattordici anni, si iscrisse alla scuola d’arte Federico Faruffini di Sesto San Giovanni. Nel 1952 inizia a lavorare come grafico pubblicitario e parallelamente porta avanti gli studi in arte e inizia a frequentare le gallerie d’arte e gli studi degli artisti.
Nel 1961 con un gruppo di giovani artisti apre la galleria “Il Giorno” e nel 1962 apre uno studio nel Quartiere delle Botteghe sempre a Sesto San Giovanni, dove già operavano Bonalumi, Castellani, Festa, Forgioli. La sua prima personale si svolge nel 1966 presso il centro Culturale Ricerca di Sesto.
Gli inizi della attività artistica di Giuliano Barbanti, vanno inseriti in quello che è il contesto particolarmente vivace e significativo, dell’arte italiana tra gli anni ’50 e ’60. Le gallerie erano collegate a circuiti internazionali e Milano, Roma, Venezia, Torino erano il fulcro del mercato artistico, espositivo e avevano anche un ruolo rilevante nel dibattito artistico. ll ritmo con cui si organizzavano mostre era frenetico e Giuliano Barbanti fu colpito in particolare dalla mostra di Mondrian organizzata a Milano a Palazzo Reale. Studia Malevic, i concetti spaziali di Fontana, così dopo un esordio informale dove colore e
forma erano inseriti in uno spazio bidimensionale e senza prospettiva, a partire dalla metà degli anni ’60, Barbanti introduce nelle sue opere la dimensione modulare scandita in rigorose campiture. L’uso costante, quasi esclusivo dell’aerografo, è fondamentale nel suo percorso artistico. I confini del quadro vengono rimessi in gioco dalle sottili modificazioni del telaio.
Come ha dichiarato l’artista: “Sono partito da una serie di esclusioni il colore, la forma, puntando su una spazialità che si affidasse alle leggi interne. Si è trattato di un’opera di riduzione progressiva che ha trovato il suo punto d’equilibrio nelle mie superfici segnate unicamente dal non colore: un grigio che definiva lo spazio con l’alternanza tra densità e rarefazione”. A partire dagli anni ’90, abbandona la sfumatura, i grigi spariscono e ricompare il colore.
Giuliano Barbanti ha partecipato a numerosissime collettive, nel 1976 è stato invitato alla Biennale di Venezia; una sua opera è conservata presso il museo d’Arte Contemporanea Italiana di Durazzo e una è conservata al Museum of Geometric and MADI Art di Dallas.
Dal 1980 al 2017 è stato il direttore della Civica Scuola d’Arte Federico Faruffini di Sesto San Giovanni.
È stato insignito di numerosi riconoscimenti.

Sono partito da una serie di esclusioni il colore, la forma, puntando
su una spazialità che si affidasse alle leggi interne. Si è trattato di un’opera di riduzione
progressiva che ha trovato il suo punto d’equilibrio nelle mie superfici segnate unicamente dal
non colore: un grigio che definiva lo spazio con l’alternanza tra densità e rarefazione

MOSTRE RECENTI

2018: “Back to College” a cura di M. Corgnati – Collegio Lorenzo Valla Pavia
2017: “Stop and Go” – Lorenzelli Arte Milano
2016: “Percorsi della creatività dal novecento al nuovo millennio” – Spazio Officina Chiasso
2015: “DEDICATA Alberto Veca” – Castello Mediceo Melegnano
2014: “Assimmetriche Armonie” – Lorenzelli Arte Milano
2014: “Nati nei ’30. Milano e la generazione di Piero Manzoni” a cura di E. Pontiggia –
Palazzo della Permanente Milano
2013: “Black and White – la ragione e la passione” – Lorenzelli Arte Milano
2012: “Al principio del vedere” a cura di I. Bignotti e M. Galbiati – Castell’Arquato
2010: “Sussurro…Whisper” – Lorenzelli Arte Milano
2008: “Pittura aniconica” a cura di C. Cerritelli – Casa del Mantegna Mantova
2007: “Pittura Pura” a cura di K. Wolbert – Permanente Milano
2006: Mostra inaugurale Galleria Mar & Partners – Torino
2005: “Mostra Personale” – Lorenzelli Arte Milano
2004: “L’incanto della pittura, percorsi dell’arte italiana del secondo novecento” – Mantova
2003: “Visione interiore, il senso del presente nella pittura italiana” – mostra itinerante
1997: “Interferenze” – Centro Ricerche Artistiche Contemporanee Mestre
1996: “La misura del colore” a cura di M. Corgnati – Galleria Rosso Tiziano Arte Piacenza
1995: “Telethon” Banca Nazionale del Lavoro – Cinisello Balsamo
1994: “Tempere” – Galleria Bottega d’Arte Voghera
1993: “Opere su carta, la dialettica colorata” – Libreria Il Tarlo Cremona
1992: “Mostra Personale” – Lorenzelli Arte Milano
1991: “Opere recenti” – Centro Culturale Rondottanta Sesto San Giovanni
1991: “Il miraggio della liricità, arte astratta in Italia” a cura di E. Pontiggia – Stoccolma
1990: “Mostra Personale” – La Diade centro studi e diffusione arte contemporanea Bergamo
1989: “La dialettica colorata” – Adelphi Galleria d’Arte Contemporanea Padova
1988: “La dialettica colorata” – Galleria Il Sole Bolzano
1988: “La dialettica colorata” – Adelphi Galleria d’Arte Contemporanea Padova
1986: “Un astrattismo diverso” – Lorenzelli Arte Milano
1986: “L’emozione determinata” – Trimarchi Arte Moderna Bologna
1985: “Progetti” – Galleria Montrasio Monza
1984: “Mostra Personale” – Galleria Il Sole Bolzano
1983: “Mostra Personale” – Studiotre architettura Milano
1982: “Mostra Personale” – Galleria La Colonna Como

RASSEGNE

Back to College 2

a cura di Martina Corgnati

c/o COLLEGIO VALLA, PAVIA

13 Marzo 2018

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